Per secoli moda e sfruttamento sono andati di pari passo. Nell'antichità le lumache di mare venivano, ad esempio, raccolte per la loro ricca tintura viola per non parlare poi dell'utilizzo sfrenato di pelle di animali, in tempi più recenti, per realizzare abiti, scarpe e borse.
L'ossessione per capi ottenuti dalla natura non sta svanendo. Ciò che sta cambiando è la consapevolezza di chi oggi si oppone a questo sfruttamento e che si impegna nella ricerca di alternative.
Il brand milanese THEMOIRè è nato con l'obiettivo di ridefinire il concetto di alta moda nell'era moderna. Con un approccio etico alla produzione e una visione fortemente creativa, l'ambizioso marchio, che ha già cinque anni, si impegna nel fare qualcosa di buono per il nostro pianeta e lo fa attraverso la creazione di borse e calzature vegane.
Ma non è solo la totale assenza di pelle a distinguere THEMOIRè da molti altri marchi di borse sostenibili presenti sul mercato, bensì l'impegno nella ricerca e nell'innovazione, per trovare sempre nuovi modi di utilizzare la natura come fonte dei propri tessuti ecologici. THEMOIRè si spinge oltre i confini della produzione di borse ecologiche con una ricca gamma di materiali di origine diversa: dalla mela all'ananas, dal cactus al caffè, ognuno scelto con responsabilità e grande attenzione.
Ad esempio, il materiale ottenuto dagli scarti di mele ricorda la texture della pelle di serpente, mentre il tessuto ottenuto dalle foglie di ananas (il preferito dai clienti) ricorda una pelle dall'effetto stropicciato. Per borse dallo stile classico in pelle liscia, THEMOIRè propone il tessuto VEGEA, un materiale ricavato dai residui di bucce e semi d'uva. Anche nei dettagli l'innovazione continua, come nel caso dei manici, per cui viene usato un particolare materiale ricavato dai fondi di caffè.
Tuttavia, una delle principali preoccupazioni che riguardano le alternative ecologiche alla pelle nella produzione di borse è la durata. Sebbene molti materiali di origine vegetale, come la pelle di ananas e di cactus, offrano le stesse qualità della pelle, come l'aspetto e la sensazione al tatto, e perfino ottime prestazioni in termini di resistenza all'acqua e flessibilità, si discute se siano all'altezza della lunga durata della pelle. La pelle è apprezzata per la sua resistenza e la capacità di diventare più bella con gli anni. Trovare alternative in grado di eguagliarne la durata è una delle priorità di THEMOIRè, che pone l'innovazione in primo piano nei suoi progetti. Le loro creazioni di alta moda sono progettate per durare a lungo e per colmare il divario tra stile e sostenibilità.
La totale dedizione di THEMOIRè alla causa ambientale va oltre le borse. Il marchio è attivamente impegnato in progetti di rilevanza sociale, come la collaborazione con artisti per celebrare e sensibilizzare l'opinione pubblica su giornate importanti come la Giornata Mondiale della Terra. Un'altra iniziativa importante portata avanti dall'azienda in questi anni è quella di piantare un albero per ogni prodotto venduto. Utilizzando la moda come piattaforma di advocacy, queste iniziative (tra le tante altre) evidenziano la visione del marchio per cui la sostenibilità debba essere olistica, non solo nella ricerca dei materiali ma ad un livello più ampio.
THEMOIRè è tra i pionieri di un nuovo approccio sostenibile all'alta moda, celebrando il meglio di ciò che la natura ha da offrire. Vediamo questo giovane marchio come un barlume di speranza nell'industria della moda, spesso poco attento a queste questioni. Pensiamo che una borsa realizzata con materiali innovativi e di origine vegetale sia ancora più preziosa di una creata in pelle tradizionale, non perché sia più rara o più costosa, ma perché si allinea a un insieme di valori più profondi e progressisti di cui tutti dovremmo occuparci.
Per maggiori dettagli e per scoprire l'intera collezione di borse di THEMOIRè, visita il sito.
Last Updated on Gennaio 16, 2025 by Editorial Team
Nata a Londra e residente ad Amsterdam, Cleo vanta un'esperienza decennale nel copywriting, che include slogan per Calvin Klein e per alcune delle It-bag di Burberry. Come scrittrice creativa, si occupa di moda, viaggi e personaggi (Jamiroquai, Hugh Hefner e Jackie Collins sono tra i suoi preferiti). I suoi lavori sono apparsi su Esquire e sulla rivista The Club di British Airways.